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Libri #8 Il pianeta nel piatto

Il motivo principale della mia recente visita ad EXPO2015 è stato sicuramente la presentazione di un piccolo ma importantissimo libro scritto da Anna e Paolo Sarfatti per Mondadori dal titolo “Il pianeta nel piatto”.

Conosco Anna Sarfatti da parecchi anni, e la stimo tantissimo sia come persona che come professionista. Ho illustrato la mitica collana “Oscar dove sei?” scritta da lei e pubblicata dall’editore EDT Giralangolo. La nostra amicizia è nata così, e spero che continui ancora molto, molto a lungo!

Anna, oltre ad aver tradotto in italiano i favolosi libri del Dr Seuss, e ad aver scritto libri di narrativa per i bambini, ha sempre portato avanti anche un filone parallelo di titoli che raccontano ai piccoli la legalità, le leggi italiane, i diritti ed i doveri, il rispetto delle differenze, e tanti altri importantissimi temi, fra i quali la Shoah, la Resistenza, la mafia, i problemi della scuola pubblica italiana, ecc.

Primo di questa lunga serie é “La costituzione raccontata ai bambini“, ma altrettanto conosciuti sono “Sei stato tu?” ed “Educare alla legalità” scritti con Gherardo Colombo.

Appartiene dunque a questo filone “Il pianeta nel piatto” che ci è stato raccontato lunedì, presso la Cascina Triulza, alla presenza del ministro Cristiano Maggipinto  della Direzione Generale Cooperazione e Sviluppoe dei bambini dell’Istituto Comprensivo Statale Pisacane e Poerio di Milano.

Quale luogo migliore per raccontare il diritto all’alimentazione di cui i bambini italiani sanno poco o nulla? In fondo quello che vedono intorno a se è una società dove bene o male quasi tutti hanno un pasto garantito! Ma non sanno che viviamo in un mondo dove il cibo non è per tutti. E, come ha ben raccontato Anna ai ragazzi della scuola primaria presenti, il diritto all’alimentazione ne porta con se molti altri: quello alla vita, quello alla salute, quello all’istruzione, e non meno importante, il diritto alla felicità.

Il libro, illustrato dalla brava Serena Riglietti, ed edito per la collana “I Sassolini Oro” di Mondadori, è scritto insieme al fratello di Anna, Paolo Sarfatti, esperto di agricoltura sostenbile.

Con quattro ricche filastrocche Anna cerca dunque di raccontarci cosa significhi l’alimentazione, l’agricoltura, la quotidianità, il benessere, la salute e l’istruzione per altrettanti bambini che vivono in Niger, India, Italia e Perù. La scelta della forma in versi non è casuale: Anna ama vedersi come una sorta di cantastorie, che attraverso la leggerezza ed il gioco delle rime, affronta temi anche complessi.

“Di Ramatou la storia vi racconto,
una bambina col ciondolo a conchiglia,
che dall’alba al tramonto si affaccenda,
per aiutare la sua grande famiglia”

Ecco dunque la piccola Ramatou, che vive in un villaggio poverissimo del Niger, e accudisce ogni giorno il fratellino minore, mentre macina con il bastone il miglio, e sogna di poter andare a scuola, dove la madre non può mandarla, perché non guadagna abbastanza soldi per poterlo fare (scuola significa: matite, quaderni, libri, scarpe, e divise). Sarà l’arrivo di un semplice e piccolo mulino a cambiare per sempre il destino di Ramatou, che finalmente riuscirà a realizzare il suo sogno.

A conclusione di ogni filastrocca, un breve testo in prosa scritto da Paolo Sarfatti esplicita il contenuto dei versi appena letti, fornisce qualche dettaglio tecnico, ed infine, invita i bambini ad una azione positiva: ecco cosa puoi fare tu per dare il tuo contributo.

Molto interessante, a tale proposito, la filastrocca italiana con la simpatica Pilù come protagonista: il padre le prepara la pizza per cena, e questo è lo spunto ideale per raccontare ai bambini quali sono gli ingredienti nascosti degli alimenti: ad esempio l’acqua, che, oltre che per impastare la pizza, serve per coltivare il grano, i pomodori, o il fieno per alimentare le mucche, che produrranno il latte per la mozzarella.

Uno strumento davvero importante, dunque, questo libro, per sensibilizzare i più piccoli al diritto all’alimentazione, al consumo sostenibile e alla riduzione degli sprechi!

La risposta dei bambini che hanno partecipato all’incontro è stata in questo senso molto positiva. Le loro domande (tantissime!) a Paolo Sarfatti, che ha vissuto personalmente la vicenda di Ramatou e ha potuto mostrare le foto del villaggio in Niger dove essa si svolge, sono state attente ed intelligenti. Si sentiva l’urgenza dei bambini di fare qualcosa in prima persona, di trovare il modo di aiutare, con le loro piccole risorse, i bambini che vivono le difficoltà dei paesi in via di sviluppo.

Esiste a tale proposito un’appendice del libro proprio intitolata: “Cosa puoi fare tu” con consigli pratici e link da visitare.

Lascio a voi la lettura delle altre filastrocche de “Il pianeta nel piatto”. Senz’altro lo consiglierei di cuore alle scolaresche che si apprestano a visitare EXPO2015. Vi lascio con l’epilogo di Anna, che mi ha davvero commosso:

Il pianeta è in crisi
l’allarme è evidente.
Serve un piano e un governo
per guidare la gente.
Nuovi stili di vita,
forti steli di senso,
dolci stille d’amore.
Terra, valore immenso.

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