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I laboratori di acquarello per bambini

Sabato 23 ottobre, alla Libreria dei Ragazzi di Milano, ho tenuto un laboratorio rivolto ai bambini dai 5 ai 10 anni. Tema del laboratorio: la tecnica dell’acquarello.

Abbiamo scelto, con la Libreria, di progettare una serie di incontri su questi colori, perchè purtroppo capita frequentemente che vengano fatti usare ai bambini “senza istruzioni” e in modo improprio.

Accade che i bambini si ritrovino davanti a meravigliose tavolozze piene di pastiglie colorate, e che poi venga dato loro un solo bicchierino con l’acqua, un micro pennello (a volte quello terribile in dotazione con le confezioni), e della normale carta da fotocopie su cui lavorare.

Inevitabile che si scoraggino subito e accantonino per sempre la tecnica dell’acquarello.

Invece è una tecnica meravigliosa. Vanno solo imparate alcune regole ed alcuni trucchi.

Come la parola stessa suggerisce, ACQUArelli, questi colori danno il meglio di se con tanta acqua.  Più acqua si usa, più si gioca con questo elemento incontrollabile e mobile, migliori saranno i risultati. E questo è importantissimo da far capire ai bambini, che invece ne sono spaventati. A peggiorare le cose, si ritrovano spesso con un bicchierino di plastica semipieno di acqua come unica risorsa a cui attingere.

Inevitabilmente i bambini così usano questi colori “a secco”, perdendo tutto il bello dell’acquarello. Inoltre sporcano le pastiglie e finiscono per perdere la brillantezza e l’unicità dei colori.

Uno dei primi obiettivi del mio laboratorio è stato proprio far prendere loro confidenza con l’acqua, con la sua mobilità sul foglio, con la sua incontrollabilità. Naturalmente su una carta adeguata di almeno 300g e con una buona percentuale di cotone ( ai bambini spiego che nei fogli c’è il cotone come nelle loro magliette, per assorbire l’acqua-li diverte molto).

Prima ancora di questo step, abbiamo imparato a tenere sempre pulita l’acqua che ci occorre, possibilmente in una grande tazza di ceramica, e abbiamo capito come si preparano i colori. Anche questo, che sembra un passaggio secondario, è invece fondamentale. Non c’è niente di più sbagliato che prendere i colori dalla tavolozza e stenderli sul foglio, quasi asciutti.

Questa tecnica “a secco” viene usata da noi professionisti solo in fase finale dell’illustrazione e per piccoli particolari.

Un altro importante concetto che ho tentato di trasmettere ai bambini è che non sta scritto da nessuna parte che si debba per forza fare un disegno dall’inizio alla fine SOLO con questa tecnica. Noi illustratori usiamo spesso l’acquarello insieme alle matite colorate, col segno a china nero, con i timbri oppure nel collage artistico. 

Come ultimo step, superato il timore dell’acqua, coi bambini abbiamo sperimentato la stesura di grandi campiture di colore, e abbiamo giocato a “condire” i nostri disegni col sale, osservando come i pigmenti si comportano con questo elemento.

Abbiamo sperimentato tutte queste cose, e tanti altri piccoli trucchi, giocando per più di due ore con questi magnifici colori.

I bambini erano veramente ispirati e so che molti hanno continuato poi a dipingere a casa. Perchè effettivamente, una volta superata la paura, questa tecnica assomiglia a loro: veloce, allegra, incontrollabile, creativa e coloratissima!

Questo primo laboratorio cadeva poco prima di Halloween, e inevitabilmente i soggetti delle nostre illustrazioni sono stati i protagonisti di questa festa.

Il prossimo appuntamento sarà il 13 novembre, sempre presso la Libreria dei Ragazzi di via Tadino, a Milano.

Ci sono massimo 14 posti, e occorre prenotare qui. Tutti i materiali sono forniti dalla libreria. Il costo è 10€.

Se invece cerchi altri suggerimenti su come usare gli acquarelli puoi leggere qui.

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