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Slow Food per i bambini ad EXPO2015

Durante la mia gita in EXPO2015, oltre a visitare il Children Park, ho avuto modo di scoprire anche un’altra area molto interessante che mi sento di consigliarvi per i vostri bambini: l‘area di Slow Food.

Prima di parlarvene devo però darvi di nuovo delle piccole indicazioni tecniche: questa bellissima area si trova esattamente al lato opposto dell’ingresso, via metropolitana, di EXPO2015. Dunque all’altro capo del Decumano, che, per inciso, è lungo 1,5 km.

Perché ve lo dico?

Perché, se arrivate a visitare questa area alla fine del vostro girovagare in EXPO2015, potreste, come me, sentirvi morire all’idea di ripercorrere l’intero Decumano a piedi coi bambini, per ritornare alla metropolitana (l’uscita che invece porta alla stazione dei treni è più vicina, circa a metà del Decumano). Per fortuna esiste un servizio di navette interne al sito, che io non ho avuto modo di provare, ma di cui trovate tutte le info qui. C’è una fermata proprio dietro all’area Slow Food.

Vi consiglio questa visita soprattutto se avete bambini già grandini perché rispetto al Children Park affronta temi più complessi e che vanno ben argomentati.

In sintonia con la filosofia di Slow Food quest’area (senza nessuna coda d’accesso, per fortuna!) è costruita in legno, è aperta ed ariosa ed è composta da tre strutture disposte a triangolo, con una piazza nel mezzo, che ricorda un po’ l’aia di una cascina nostrana. L’intento è proprio quello di evocare il mondo agricolo e al centro di questa piazzetta infatti c’è l’orto di Slow Food con coltivazioni tipiche della Lombardia oltre piccole aiuole di piante aromatiche e piantine curative come l’equiseto, la camomilla, il papavero, il finocchio ecc. Un modo piacevole dunque per osservare da vicino i prodotti della terra, per annusare profumi e per imparare qualcosa anche sulla coltivazione dell’orto.

Ma veniamo alla mostra vera e propria, che occupa il primo edificio sulla sinistra, entrando in quest’area: “Scopri la biodiversità” (rispetto ad altri padiglioni, qui non troviamo nulla di digitale, tecnologico o meccanico, e questo mi è piaciuto molto).

Una delle prime attività che si possono fare qui con i bambini è l’osservazione e la lettura di una serie di fotografie molto importanti distese su un grosso tavolo. Il meccanismo è semplice: su una tavoletta in legno sono attaccate, da un lato, immagini contemporanee, con tipiche situazioni di sfruttamento distruttivo, abbattimento di foreste, allevamenti intensivi, ecc., dall’altro lato cosa si può fare in merito, quale alternativa esiste, come si può correggere un comportamento scorretto che distrugge e sperpera (ho ammirato tantissimo una mamma francese che ha tradotto e spiegato ogni tavoletta ai suoi due bambini che osservavano le fotografie).

Accanto a questo tavolo, c’è l’Albero del cibo, come metafora di questo elemento che intreccia la lingua, la cultura, il territorio, la sostenibilità sociale e ambientale, i cinque sensi, la convivialità e tanto altro. Qui chiunque può scrivere su un’etichetta cosa rappresenta il cibo per se stesso, ed attaccarlo all’albero.

Proseguendo ancora, sopra ad un tavolo, ritorna uno dei temi affrontati anche dal Children Park, e cioè la biodiversità attraverso gli odori. Delle scatoline nere contengono delle erbe aromatiche di cui si scopre il nome aprendo un piccolo cassettino laterale. Un gioco carino e divertente!Più avanti, su un’altro grosso tavolo di legno, ci sono una serie di oggetti giganti che rappresentano alcuni fra i cibi industriali più diffusi (dalle bibite gassate alle merendine) e accanto, la spiegazione delle conseguenze del loro consumo sulla salute e sull’ambiente. 

Qui mi sono sentita in colpissima… pur sapendo perfettamente cosa sia l’insalata di quarta gamma, ad esempio, ogni tanto mi impigrisco, e la consumo facendo finta di nulla… Oppure non leggo quasi mai l’etichetta dei formaggi del supermercato… Insomma, mi sono resa conto di avere spesso comportamenti piuttosto superficiali e pigri in fatto di consumi! Questa mostra mi ha ricordato cose che già sapevo di cui mi ero dimenticata!

Uno dei giochi sicuramente più carino, centrato, utile, divertente ma anche pedagogico è questo che vedete nella foto. Ammetto che mi ha veramente entusiasmato perché molto vicino alla filosofia di GiocaGiocaGioca: un’idea semplice, divertente, ma che anche racconta un concetto, quello della biodiversità
In buona sostanza i bambini possono disegnare quello che vogliono su un grande tavolo con i legumi secchi provenienti da diversi tipi di coltivazioni. I risultati possono essere davvero divertenti:

I disegni non sono permanenti (come spesso si usa fare a scuola incollandoli su un qualche supporto), ma vengono rimossi o riutilizzati da chiunque si sieda al tavolo, e anche questo racconta qualcosa di molto utile al bambino.

Oltre alla struttura che ospita questa mostra, ci sono altre due costruzioni, come dicevo all’inizio, che delimitano quest’area: una è lo Slow Food Theater, nel quale si organizzano tantissimi eventi, e l’offerta per i bambini è molto ricca: trovate qui il programma quotidiano gratuito.

L’ultima costruzione, lo ammetto, per me è stata una grande risorsa!
Sono arrivata fino all’area Slow Food senza aver mangiato e qui magicamente ho trovato Slow Cheese e Slow Wine, con la possibilità di degustare formaggi e vini in prevalenza da presidi Slow Food. Il ricavato di questa degustazione sarà devoluto al progetto 10.000 orti in Africa.

Lo consiglio a genitori affamati e stanchi come me, che mentre sorseggiano e smangiucchiano potranno comunque tenere perfettamente sottocchio i bambini che giocano all’interno di questa area fra gli orti e la mostra! In omaggio a chi si concede la degustazione vengono regalati anche dei semi a scelta da piantare: io ho scelto il basilico! Insomma ne vale davvero la pena, e vi invito a raccontarmi le vostre impressioni qui nei commenti al blog, o sui social network!

Naturalmente l’offerta per i bambini in EXPO2015 non si esaurisce solo con le due proposte di cui vi ho parlato, ma in una sola giornata non ho potuto esplorare molto altro. Presto tornerò all’esposizione per raccontarvi ancora qualche novità!
Hope you enjoy!

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