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Libri #10 La valise rouge

Oggi riprendo per voi la mia piccola rubrica di consigli di lettura, ma lo faccio in modo un po’ anomalo. Vi parlo di un libro, sì, ma scritto in francese, e per altro decisamente poco reperibile sul mercato. Perchè lo faccio? Perchè questo libro è prezioso e contiene un consiglio molto utile, che mi sento di raccontare a chi potrebbe accoglierlo!

Ecco dunque che vi presento “La valise rouge” (La valigia rossa) del dottor Eric Englebert, edizioni Grasset-Jeunesse (2007).

Il libro fa parte di una collana di più di 10 titoli che si chiama “Les petits bobos de la vie” : “bobos” è una di quelle dolcissime parole francesi per i bambini che corrisponde più o meno alla nostra “bua”, anche se si riferisce più ai dolori dell’anima che a quelli fisici.
Due parole sull’illustratrice: si chiama Claude K. Dubois ed è bravissima! Sappiamo che in generale gli illustratori francesi sono eccezionali, lievi nel tratto, freschi nella colorazione ed originali nelle loro illustrazioni, ma lei, in particolare, tratta i bambini che illustra con una tale dolcezza da intenerire anche l’animo più rude!
Nel caso di questa collana la scelta dell’editore non poteva essere più azzeccata (se cercate libri illustrati da lei in italiano ci sono questi pubblicati da Babalibri). E sembra uno di quei rari casi in cui si è creata una perfetta armonia fra autore ed illustratore.

Trovo inspiegabile che questa collana non sia stata venduta in Italia. Con questi piccoli libricini Englebert affronta infatti tutte quelle situazioni, piccoli o grandi, che accadono in casa, o a scuola, e che possono provocare grandi traumi in un bambino, se non affrontate per tempo e con attenzione dai genitori.

Con preziosa sintesi ecco come illustra Claude il “bobo” che questo volume va ad affrontare, la separazione dei genitori : la scena è vista da fuori, il mondo non può capire cosa accade in quella casa, in quella piccola famiglia incorniciata dalla finestra. Si colgono solo i volti chini dei due genitori che parlano ad una piccola figurina ricurva, di cui, grazie al sapiente uso del linguaggio del corpo, cogliamo il dolore.

Manu, questo il nome del piccolo protagonista, è spaventato. Cosa comporta la separazione dei suoi genitori? Tutto il suo mondo è cambiato: il posto di papà a tavola è vuoto, la casa è silenziosa, tranne quando la mamma litiga al telefono con lui, e poi piange.
Lui sente di aver perso l’equilibrio a cui era abituato. Manu si chiede: “Che cosa diventerò”?

I giorni passano, le abitudini si devono ridefinire. E le case si moltiplicano:

Finalmente Manu può andare nel fine settimana dal papà, la casa è pronta, e per farlo deve preparare la sua piccola valigia rossa dei viaggi, quella che da, appunto, il titolo al libro.

Per un attimo tutto sembra scorrere come prima: il papà è buffo, anche un po’ pasticcione, e con lui si può giocare e scherzare.

Ma arriva il momento della nanna e lì si manifesta la vera grande difficoltà per Manu: accettare che la mamma e il papà non siano lì, INSIEME. Gli manca la mamma, gli manca il suo lettino, piange, vuole tornare da lei, anche se sa che non è possibile.

Quella prima notte da papà, Manu non dorme. Il giorno dopo, quando è il momento di rifare la valigina rossa per tornare a casa dalla mamma, il papà di Manu ha un’intuizione geniale, una di quelle idee brillanti che a volte hanno i papà nelle situazioni difficili da sbrogliare!

Regala a Manu un piccolo oggetto, apparentemente insignificante, ma agli occhi del bambino importantissimo, un tesoro: una biglia verde di quando il papà era piccolo, conservata preziosamente fino a quel momento, qualcosa a cui lui tiene tantissimo, “un pezzetto” di papà. Manu è felicissimo e la mette in una scatolina di cartone. Quando arriva a casa e la mostra alla mamma, lei gli dice: < Ti ha regalato qualcosa di molto importante per lui, deve amarti proprio tanto >.

Così, anche lei regala a suo figlio un oggetto altrettanto simbolico: un conchiglia conservata da quando era una bambina come Manu, un altro importante tesoro da aggiungere alla scatolina!

Quella scatolina piena di tesori, diventa per Manu, uno scrigno prezioso altamente simbolico, contente l’amore, che temeva di perdere, di entrambi i genitori. E, grazie anche all’aiuto balsamico del tempo (che per fortuna passa sempre) la storia si chiude con l’immagine serena del piccolo Manu in viaggio da una casa all’altra, con la sua piccola valigina rossa, la sua scatolina dei tesori, e, finalmente, il sorriso sulle labbra!

“Donare un libro a un bambino, è regalargli tanto amore. E’ un modo per raccontargli qualcosa che a volte è difficile da dire e da vivere. Lo aiuta a crescere, a vivere le sue emozioni e a condividerle, cercando con lui delle soluzioni”  Dr Eric Englebert


La valise rouge

Autore: Eric Englebert
Illustratore: Claude K. Dubois
Editore: Grasset-Jeunesse
Età consigliata: dai 5 anni

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