Pubblicato inAttività per genitori e bambini, Consigli di lettura

Libri #12 Ti mangio!

“Libri” è una piccola rubrica nata con questo blog: è uno spazio piccino ma confortevole, in cui trovate consigli di lettura per i vostri bambini. Di solito non racconto le ultime uscite editoriali, o i titoli che vanno per la maggiore. Non uso particolari criteri nelle mie scelte, salvo uno: il libro di cui vi racconto ha attraversato la mia vita di mamma e illustratrice, e mi ha lasciato qualcosa dentro: un’emozione, un ricordo, un consiglio…o una risata!

E’ proprio questo il caso di “Ti mangio”, scritto ed illustrato da John Fardell, ed edito in Italia da Il Castoro.

Io ti mangio

Due parole sull’illustratore John: non è un illustratore.

Questo simpatico e riccioluto signore inglese è infatti un cartoonist.

Cosa vuol dire? Che è un disegnatore di fumetti, e questo è il grande primo pregio di questo libro: l’anima comics di Fardell si coglie nel ritmo della storia, nei characters creati dalla sua matita e soprattutto si vede nell’impostazione delle illustrazioni, alcune delle quali sono strutturate proprio come quelle degli albi a fumetti. Anche il testo non è rigidamente “a lato” dei disegni, ma ne fa parte e ne diventa un elemento attivo. La storia scorre veloce, è fresca, cattura l’attenzione; ha una struttura circolare, è come un gioco, che coinvolge inevitabilmente anche il bambino più riluttante, e può riniziare in eterno, sempre con le stesse regole.

Il titolo originale del libro in inglese è “The day Louis got eaten”, che tradotto in italiano sta per “Il giorno in cui Louis venne mangiato”.

Perchè proprio di questo si tratta: di mostri che mangiano bambini…

Inghiottone dei boschi

La prima fantastica stranezza del racconto è questa: ci sono due bambini, Leo (Louis) e Sara, fratello e sorella maggiore, che abitano ai margini di un grande bosco, dove vivono creature grandissime e mostruosissime. Nonostante questo i due escono tranquillamente a fare un giro in bicicletta…questo è il primo messaggio positivo del libro: i due bambini non hanno paura, non se ne stanno rintanati in casa per non essere mangiati dai mostri. Escono e affrontano il bosco.

Scopriremo che entrambi hanno delle risorse per farlo: Sara l’intelligenza e la saggezza, Leo, lo vedremo più avanti, il coraggio.

Dunque ecco cosa accade: Leo viene mangiato da un “Inghiottone dei boschi”.

Già, perchè questo mostro ha un nome, come tutti gli altri che troveremo nel libro, e sono uno più divertente dell’altro. Per anni io e mio figlio li abbiamo ricordati snocciolandoli uno per uno, e andando a ripescare il libro ogni volta che ce ne dimenticavamo qualcuno!

Leo viene divorato, dicevamo, e Sara, la sorella maggiore, senza perdere la calma nemmeno un secondo, si getta all’inseguimento del mostro peloso.

Ma la legge della natura è crudele…

Gnammete alato

Cosa succede infatti?

A sua volta, l’Inghiottone dei boschi viene divorato da un mostro più grande e più cattivo di lui: lo Gnammete alato (lode alla bravissima traduttrice di questo testo, Caterina Cartolano: non deve essere stato semplice rendere questi nomi in Italiano!). Tutto il terrore del mondo si legge negli occhi dell’Inghiottone, e tutta la cattiveria possibile in quelli dello Gnammete alato.

Qui inizia il gioco del libro: ogni volta che Sara ha quasi raggiunto il mostro in questione, questi viene inghiottito a sua volta.

Ecco un secondo messaggio importante del libro: la legge della natura è terribile, e Fardell non ne nasconde affatto la crudeltà. A me, figlia degli anni ’70, e cresciuta a pane e Quark , pare un concetto ovvio, ma per i bambini di oggi, iper protetti come il mio, non è poi così scontato. E’ meglio capirlo da subito, e in questo racconto è lampante, quasi come la cattiveria dell’essere umano nella favole dei fratelli Grimm.

Mentre gli sbranamenti si susseguono, pagina dopo pagina, scopriamo nel frattempo che la bici rossa di Sara, non è affatto quel che sembra: come in ogni favola che si rispetti, è un elemento magico, e si trasforma di volta in volta per affrontare gli ambienti naturali più ostili. Sara non perde un colpo e segue senza paura tutti questi strani ed ingordi animaloni che popolano la natura che la circonda.Slurpante spinatoPer fortuna, finalmente, l’ultimo e gigantesco mostro, lo Zompone dai denti a sciabola, con lo stomaco stracolmo, si ferma e si addormenta, e Sara può coraggiosamente intrufolarsi nella sua bocca.

Ti mangio!

Per chi, come me, è o è stato un illustratore, questa è davvero una tavola pazzesca! Non potete capire la difficoltà di progettarla e rendere così perfettamente i mostri uno dentro l’altro e il percorso di Sara. La cosa che mi fa letteralmente morire dal ridere ogni volta è lo sguardo furioso di ognuno degli animali intrappolati all’interno dello stomaco dell’altro!

Quando Sara raggiunge finalmente Leo scopriamo cosa aveva in serbo per salvare il fratellino (il secondo elemento magico della storia di Fardell): una rana “singhiozzina” che provocherà un enorme e rumorosissimo rutto liberatorio in tutte le bestie. Finalmente, anche i due bambini saranno “espulsi” dallo stomaco dell’Inghiottone dei boschi.

Io ti mangio!

Il libro si chiude con una rasserenante pedalata “volante” verso casa, di cui, in mezzo al bosco, s’intravede un fil di fumo uscire dal camino (mamma e papà sono tornati a casa?).

io ti mangio finale

Ma non illudiamoci, tutti e cinque i mostri sono ancora vivi e nascosti bene nella maestosa natura che li circonda (divertentissimo è cercarli con i bambini nella grande illustrazione finale e ricordare per l’ennesima volta a memoria i loro nomi). Il gioco può ancora ricominciare!

Ecco infine l’ultimo e rassicurante messaggio di “Ti mangio”: la vita è così, e riserverà ancora imprevisti e difficoltà, ma sappiamo ormai con certezza, che Sara e Leo se la caveranno sempre! Bambini, non abbiate paura, ce la farete!

Tutta la mia ammirazione va all’autore ed illustratore di “Ti mangio”, perchè ha saputo creare un libro forte, ricco di contenuti, ma divertentissimo, e che ancora oggi io e mio figlio rileggiamo con piacere. Un racconto senza tempo, come le favole classiche (dove alla fine il male non vince) con una trama che cattura i bambini e li porta letteralmente a consumare le pagine del libro!

Ti mangio!
Autore: John Fardell
Illustratore: John Fardell
Editore: Il Castoro
Età consigliata: dai 5 anni
 
I’m sorry, this is a post just for Italians!
 
Questo post non è sponsorizzato
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